Luca Vassena, in arte Skyvasse, il nostro shop assistant del punto vendita di Merate, ce l’ha fatta! In 9 ore 2 minuti e 50 secondi ha portato a termine il Kima, una delle Ultra SkyMarathon® più ambite e spettacolari del mondo.
52 km, 8.400 m di dislivello complessivi, 300 atleti al via e solo 166 finisher, tra i quali spicca il sorriso orgoglioso del nostro Luca.
Innanzitutto complimenti, sei stato eccezionale! Non è da tutti partecipare e soprattutto tagliare il traguardo di una gara del genere. Ci racconti le tue emozioni prima, durante e dopo il Kima?
Descrivere il Kima…potrei metterci un giorno intero da quanto l’ho vissuto intensamente! Negli ultimi giorni la tensione iniziava a farsi sentire, tutti che ti chiedono se sei pronto, se sei in forma, se hai idea del tempo di gara: tante domande con risposte di cortesia, perché dentro avevo una forte agitazione! L’incognita più grossa erano le condizioni metereologiche: il percorso del KIMA lo si può fare solo se il meteo lo permette. Le previsioni annunciavano perturbazioni, sia il giorno prima che il giorno stesso della gara. La sveglia domenica mattina è suonata alle 4:15, dopo aver fatto colazione ed essermi vestito sono andato in zona partenza e qui la sorpresa: cielo sereno ma temperatura rigida, quindi l’attesa era tutta per l’elicottero che doveva sorvolare i passi in quota per controllare il ghiaccio della notte appena passata. Purtroppo l’esito è stato negativo. A causa del troppo vento gli organizzatori hanno deciso di rimandare la partenza di un’ora. I pensieri e l’agitazione aumentavano, non potevo accettare che non si partisse. Per fortuna poco dopo è arrivata la notizia ufficiale: ready to go! Dopo lo start la tensione è completamente svanita e ho pensato solo a correre. Il percorso lo conoscevo abbastanza bene, l’avevo provato a tratti ma dentro di me sapevo che non potevo lasciarmi prendere dall’euforia di arrivare prima degli orari che avevo previsto. Durante le ore in quota sono stato spesso solo e mi sono concentrato sulla mia mission: quel tipo di percorso non lascia mai scampo e ogni distrazione, anche minima, la paghi! Dopo il traguardo un mix incredibile di emozioni: pianti di gioia, la soddisfazione per aver compiuto un’impresa, l’adrenalina che svanisce e lascia spazio agli abbracci.
Come è nata la tua passione per la corsa? E come si è evoluta fino a diventare uno sky runner?
La passione per la montagna ha sempre fatto parte della mia vita, sin da piccolo andavo con i miei genitori a camminare nei boschi o su qualche vetta. E poi mio suocero, anche lui praticante di questa disciplina, mi ha fatto scoprire la bellezza della corsa unita ad ambienti e paesaggi montani unici. Dal 2008 non mi sono più fermato!
E’ stata più dura la parte di preparazione alla gara o la gara in sé?
Senza dubbio è stata più dura la gara per le troppe le variabili che vanno gestite: il freddo, il meteo, la tensione. Basta prendere una piccola storta ad una caviglia per non poter portare a termine la gara, cosa che in allenamento non mi darebbe problemi. Mi sono allenato lungo alcuni tratti del percorso ma con andatura più facile e meteo favorevole, in gara è tutta un’altra storia!
C’è stato un momento durante la gara in cui ti sei detto: “è troppo, non ce la faccio” e dove hai trovato la forza e le motivazioni per tagliare il traguardo?
Il mio obiettivo era solo uno: tagliare il traguardo! Sono partito per essere un finisher, nessun’altra aspettativa ma tanta, tanta, tanta concentrazione nel gestire interamente la gara nella sua complessità dai tratti tecnici ai passaggi orari oltre all’alimentazione e una bronchite che non era del tutto passata.
Abbiamo visto che, per regolamento, per tutti gli atleti l’abbigliamento e l’attrezzatura tecnica devono rispettare determinati standard: in cosa consistono e quanto ritieni importante l’abbigliamento tecnico per tutti i runner da quelli più esperti ai neofiti?
Il regolamento in queste gare estreme va rispettato alla lettera ma soprattutto va capito da chi partecipa. Può capitarti di tutto e puoi ritrovarti solo, in quota, aspettando i soccorsi che, per ovvi motivi, non possono essere tempestivi. L’abbigliamento adeguato è fondamentale, deve coprire buona parte del corpo: maglia e pantaloncini tecnici, una giacca antipioggia sempre a disposizione, telo termico e riserva d’acqua con integratori ti mettono nelle condizioni di goderti in sicurezza le competizioni su questi percorsi estremi. Sicuramente chi ha meno esperienza deve affidarsi agli esperti per poter praticare in sicurezza questo tipo di sport: non basta la voglia, con la montagna non si deve lasciare nulla al caso!
Luca vi aspetta nel nostro punto vendita di Merate, dove mette a disposizione tutta la sua esperienza nel consigliarti le giuste scarpe da running, trail running e l’abbigliamento tecnico ideale per le tue corse.